L’edificio salubre: sistemi costruttivi e traspirazione
Il panorama italiano dell’edilizia nel suo complesso ha ormai assunto, negli ultimi anni, uno standard molto elevato per quanto riguarda gli aspetti del risparmio energetico (si pensi alla direttiva europea Nearly zero energy building che specifica che tutti gli edifici, dal punto di vista energetico, dovranno essere pressoché autonomi, cioè produrre più o meno quanta energia consumano, a partire dal 2020).
Se le normative europee e quelle nazionali sono focalizzate sui temi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, ancor poco si è fatto per quanto riguarda le prescrizioni inerenti le caratteristiche che devono avere gli edifici per garantire la salubrità degli ambienti interni e quindi della popolazione che passa la maggior parte della propria vita in ambienti chiusi.
Quando pensiamo a un’abitazione, a un ufficio o a un locale commerciale lo immaginiamo confortevole sia d’estate che d’inverno, ben riparato dagli agenti atmosferici e in grado di trasmettere una sensazione di benessere: tutto ciò dipende dal microclima interno che è direttamente influenzato dalla temperatura, dall’umidità, dalla ventilazione e dall’assenza di rumori che superano la soglia limite.
Spesso capita di soffermarsi in ambienti che percepiamo umidi e trasmettono una sensazione non gradevole sia d’estate che d’inverno; a volte sono ambienti moderni, ristrutturati di recente, o addirittura nuovi.
Una delle condizioni indispensabili per il comfort abitativo è che gli ambienti, pur protetti da infiltrazioni d’acqua e correnti d’aria, consentano al nostro corpo e ancor prima alle pareti e al tetto di respirare e di liberare in atmosfera il vapore acqueo in eccesso. Uno dei capisaldi della salubrità ambientale ruota infatti attorno al concetto di traspirabilità. Così come il nostro corpo è in grado di eliminare il vapore acqueo in eccesso con la sudorazione e raggiungere uno stato di equilibrio, così si deve poter comportare un edificio.
Una persona adulta, con la respirazione, produce nell’arco di 24 ore circa 2 litri di vapore acqueo cui si aggiungono altre fonti di produzione di vapore quali le esalazioni della cucina, del bagno, della lavanderia… Il vapore acqueo, se trattenuto all’interno dell’abitazione, aumenta fino a saturare l’aria generando fenomeni di condensa in corrispondenza dei punti più freddi. È quindi fondamentale progettare e realizzare un edificio che presenti gli elementi che lo separano dall’esterno, muri perimetrali e copertura, in grado di traspirare e poter partecipare quindi alla regolazione igrometrica ambientale.
Una corretta traspirazione è regolata dagli Smt (Schermi e membrane traspiranti) che assolvono a una duplice funzione: quella di proteggere i materiali e gli ambienti interni da infiltrazioni e di consentire la corretta migrazione del vapore acqueo verso l’esterno.
Il sistema costruttivo degli edifici deve quindi essere pensato e progettato per consentire questi scambi: gli Smt sono la soluzione ideale non solo per il tetto ma anche per le pareti perimetrali in quanto trattengono il calore prodotto all’interno dai sistemi di riscaldamento, consentono la traspirazione e proteggono gli ambienti dalle infiltrazioni.
Inoltre in molti edifici, sia nuovi che oggetto di ristrutturazioni, lo strato isolante viene realizzato con materiali naturali (lana di vetro, lana di roccia, fibra di legno, lana di pecora…) che, a contatto con superfici in cui si accumula umidità o acqua, perdono gran parte del loro potere isolante. È quindi opportuno che tali sistemi costruttivi prevedano una protezione su entrambi i lati dell’isolante con Smt che consentano al vapore di fuoriuscire dall’abitazione evitando fenomeni di condensa all’interno dell’isolante.
Infine, la realizzazione di una corretta ermeticità all’aria e al vento degli Smt in corrispondenza di tutti i punti di discontinuità garantisce una duratura protezione al sistema e la funzionalità dell’intero sistema edificio.
Protezione, e traspirazione ed ermeticità sono quindi tre aspetti che devono essere considerati come requisiti di base in un intervento edilizio affinché il benessere degli abitanti nonché la salubrità degli ambienti e l’efficacia del sistema-edificio siano capisaldi duraturi del costruito.
fonte : edilizianews